La deontologia forense: il valore aggiunto dell’Avvocatura

5 Dic, 2024-

La deontologia forense: il valore aggiunto dell’Avvocatura

Nel giorno in cui il Foro piange la scomparsa dell’Avvocato Enzo Trantino, sulla cui alta figura istituzionale e professionale si è soffermato il consigliere Avv. Fabrizio Seminara, si è trattato del rapporto di colleganza, del dovere di difesa e dell’adempimento del mandato difensivo.

L’evento AGA, patrocinato dal Consiglio dell’Ordine Avvocati di Catania, in coorganizzazione con le Associazioni  Forensi Acese, Mascalucese e di Belpasso, e’ stato aperto dai saluti degli Avvocati Tornatore, Marino e Cataldi in rappresentanza delle rispettive associazioni.

L’Avv. Fiumanò ha portato i saluti del Presidente del Consiglio dell’Ordine Avv. Antonino Guido Distefano, ai partecipanti al convegno di Giarre.

Ad introdurre il primo segmento del tema è toccato al cons. Avv. Ignazio Aiello che si è soffermato sul rapporto di colleganza: gli avvocati devono comportarsi con correttezza, lealtà e rispetto reciproco, sia dentro che fuori dalle aule di tribunale.

Il dovere di colleganza, ha ricordato il consigliere Aiello, permea l’intero Codice Deontologico Forense e deve informare il comportamento del legale.

L’obiettivo è quello di promuovere un ambiente professionale basato sul rispetto, la collaborazione e la fiducia reciproca, garantendo al contempo la tutela degli interessi dei clienti e il corretto funzionamento del sistema giudiziario.

Avv. Ignazio Aiello

Il cons. Avv. Fabrizio Seminara, già vice presidente del COA e componente del CDD, ha relazionato sul dovere di difesa, che non può essere disgiunto dai “Doveri di probità, dignità, decoro e indipendenza”, che devono regolare la professione e guidare l’avvocato nell’esercizio dell’attività difensiva. Attività che, se pur diretta con determinazione a tutela degli interessi della parte assistita, deve mantenere un comportamento corretto e rispettoso nei confronti dei colleghi. E che deve essere fedele al dovere di verità, per la corretta e responsabile esecuzione del dovere di difesa.

Avv. Fabrizio Seminara

Il cons. Avv. Giuseppe Fiumanò ha trattato dell’adempimento del mandato di cui all’articolo 26 del Codice.

L’avvocato è chiamato ad adempiere fedelmente al mandato ricevuto, svolgendo la propria attività a tutela dell’interesse della parte assistita e nel rispetto del rilievo costituzionale e sociale della difesa. In ossequio a tali principi il difensore ha il dovere di informare il cliente di tutte le possibili opzioni difensive, illustrando tutte le strade percorribili, anche quelle non esplicitamente richieste, purché siano pertinenti alla situazione e potenzialmente vantaggiose. Deve valutare attentamente i pro e i contro di ogni azione. E, prima di consigliare una nuova azione, l’avvocato deve analizzare i possibili benefici e rischi, tenendo conto anche degli aspetti economici e della durata del procedimento.

Avv. Giuseppe Fiumanò

Interessante il dibattito, vivacizzato dal quesito posto dal brillante Avv. Davide Tutino, e dalla gradita presenza dell’Avv. Antoni Ciavola, illustre cultore della materia.

L’evento, moderato dall’Avv. Giuseppe Musumeci, presidente AGA, è stato accreditato dal Consiglio dell’Ordine Avvocati di Catania con n.3 crediti in deontologia.